La questione dei collegamenti con Roma ha avuto finalmente un punto fermo nella conferenza di Rignano di Venerdì 13 gennaio 2006.

Due, a mio parere, le cose più importanti emerse dagli interventi e dal breve dibattito:

  1. i piani sfalsati e diversi sui quali si trovano da un lato i cittadini-utenti, e dall’altro i responsabili politici- amministrativi.
  2. la unanime volontà di viaggiare su ferro e non su gomma, ovvero in treno e non in macchina.

1 – La scollatura tra politica e cittadinanza non è un fatto locale, ma rispecchia un sentire molto diffuso. A Rignano si è avuta la riprova, soprattutto nei toni, di quanto si sia ristretto il terreno della partecipazione alle strategie e alla politica amministrativa, e come il cittadino- utente applichi ai servizi pubblici gli stessi criteri di giudizio che usa verso i servizi privati. Si vuole qualità, insomma, e il treno deve essere pulito, in orario, e con personale sorridente e gentile. Sembra definitivamente tramontata l’era del servizio pubblico carente, dal quale si può accettare il ritardo, o la sporcizia, o la lentezza in quanto pubblico e semi-gratuito. Nessuno si è lamentato delle tariffe. Tutti della qualità del servizio.

2 – Nonostante il tema del convegno lasciasse aperta ogni soluzione al problema dei trasporti, compresa quindi la costruzione di nuove strade per le automobili, sia la cittadinanza che i responsabili politici – amministrativi hanno sottolineato che è il treno e non l’auto il futuro dei collegamenti con Roma. Non occorrono quindi né allargamenti della Flaminia, né nuove strade verso Roma. Vanno migliorati i collegamenti trasversali stradali Flaminia – Salaria – Tiburtina, in modo da emancipare sempre di più la provincia dalla Capitale.

La nota positiva del convegno mi è parso il convegno in sé, in quanto si è affrontato il problema, e si sono ascoltati degli impegni. Il Presidente di MET.RO. SPA, Stefano Bianchi, ha detto che i programmi sono i seguenti: subito apertura della stazione di Montebello; entro qualche mese nuovi treni; entro 18 mesi funzionamento della tratta urbana (ovvero maggiore velocità e frequenza dei treni) fino a Riano; entro 3 anni miglioramento di tutta la linea fino a S. Oreste.

Qualcosa, specie nei meccanismi di collaborazione e informazione tra Enti amministrativi da un lato e Municipi e cittadini dall’altro, va ancora messo a punto, ma secondo me non siamo messi male. Va coinvolto il Parco di Veio che può essere un prezioso alleato per i sindaci e per i pendolari di tutta la zona Flaminia. Erano presenti il Sindaco di S. Oreste, e quello di Rignano, a quest’ultimo va il merito di avere concretamente organizzato l’iniziativa.

Altri Sindaci non c’erano. Treni, stazioni, posteggi di scambio, quisquilie e pinzillacchere?

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