Calma piatta dalle parti del Comune e dell’Amministrazione. Almeno in apparenza. Sotto il pelo dell’acqua si incrociano e si intersecano forti correnti sottomarine che però non appaiono in superficie se non come brevi turbini e mulinelli che presto si richiudono. Da uno di questi la scorsa settimana è saltato fuori il nuovo “Coordinatore” del Partito Democratico di Castelnuovo, l’immagine pubblica locale del nuovo partito di Valter Veltroni. Dalle correnti sommerse è balzato su come un pesciolino il più convinto sostenitore della “lucchesian way-of-life”, dimodochè ai bagnanti in superficie è apparso chiaro che siamo già arrivati ai prodromi e ai posizionamenti per la gara delle elezioni amministrative castelnovesi, che si terranno a primavera 2009. Alle quali il nostro attuale Sindaco Lucchese non potrà partecipare come capolista – perché la legge non permette tre mandati consecutivi – ma che ha evidentemente intenzione di indirizzare secondo la sua visione politica e la sua concezione dell’amministrazione locale. In modo di lasciare a Castelnuovo indelebile traccia, nonché possibilmente degli eredi bravi come lui.
Seguono questo principio anche i corsi per futuri amministratori locali che il nostro Sindaco va tenendo (un po’ in sordina, per la verità) in quel di Morlupo, dei quali sarei curioso di conoscere l’insegnamento principale. Che dovrebbe comunque essere del genere “Nessuna responsabilità al Sindaco se le cose non vanno”, che è più o meno la linea amministrativa degli ultimi 9 anni di governo castelnovese.
Nel frattempo, secondo questa impostazione, prosegue il disfacimento del nostro Municipio e delle sue strutture: siamo senza assistente sociale, perché dopo quasi tre anni di precariato la titolare ha scelto un posto di lavoro non precario, siamo senza segretario comunale, con dei supplenti sempre diversi che vengono un paio di volte a settimana, siamo senza comandante dei vigili. E non è la stessa cosa se queste persone ci sono oppure no, perché per esempio l’assistente sociale deve organizzare e in qualche caso certificare le assistenze ai concittadini svantaggiati, mentre il segretario comunale è il riferimento di legittimità di tutti gli atti amministrativi ed un prezioso ausilio anche per il lavoro della minoranza.
Ma questo è. Sotto il pelo dell’acqua vorticano correnti, sopra galleggiano serafici gli Assessori, ognuno sul suo materassino gonfiabile, (qualcuno più gonfio, qualcuno meno) che si vanno posizionando in attesa della partenza ufficiale della campagna elettorale. Qualche materassino a ben vedere è irreparabilmente bucato, ma fa niente: la weltanschauung del Capo, fatta propria da tutti, è che (fin che si può) ciò che conta è l’apparenza.
Icona e simbolo della Santa Apparenza è il famigerato Piano Regolatore, che ha passato il traguardo dei 4 anni di esistenza-non esistenza e ancora non si è mosso da Castelnuovo per andare in Regione ed essere esaminato. Su spinta e stimolo del sottoscritto, negli ultimi mesi del 2007 sono state portate in Consiglio Comunale le risposte alle osservazioni dei cittadini, che giacevano senza riscontro dalla primavera 2004. Ma ne mancano ancora alcune (poche) e chissà perché non ci si decide a deliberarle.
Nel frattempo il paese resta nella illusione ottica dell’annunciata raccolta differenziata dei rifiuti, della promessa sistemazione della Piazza, della dovuta costruzione dei servizi nelle lottizzazioni, tanto per pescare a casaccio nel contenitore delle doglianze.
“I soldi ci sono!” diceva il Sindaco già anni fa, ed è una cosa che mi ha sempre colpito (ed anche ammirato) perché di solito le amministrazioni locali sono sempre con le casse semivuote a lamentarsi. Ma adesso ho capito. I soldi ci sono se si resta immobili: si sta fermi e i soldi entrano, si sta fermi e i soldi non escono. Col mare in calma piatta vale star fermi a parlare, mentre i pesci si tuffano dintorno.