Arriva il treno metropolitano


Intervista di Giancarlo Susanna per “Il Nuovo” dicembre 2008.

Dopo anni e decenni di attesa sembra proprio che per la Ferrovia “Roma Nord” sia giunto il momento del rinnovamento e della velocizzazione. La linea che unisce il centro di Roma (Piazza del Popolo) con la periferia nord della capitale e poi con tutti i paesi dislocati lungo la via Flaminia (Sacrofano, Riano, Castelnuovo di Porto, Morlupo, Rignano) ha ricevuto cospicui finanziamenti  pubblici e sta per essere completamente rinnovata. Ne parliamo con Enrico Pane, vicepresidente del Parco di Veio, Ente che è stato coinvolto negli incontri preparatori e nelle conferenze tecniche per la nuova ferrovia.

Il Parco ha fatto la sua parte, varando un progetto finanziato dalla Unione Europea che tra le altre cose prevede che le stazioni del treno diventino le “Porte di accesso” all’area protetta. Da anni vorrei fare in modo che si possa caricare la bici sul treno a Roma, scendere per esempio a Riano e pedalare per il Parco di Veio. E viceversa. Ma devo onestamente dire che solo l’interesse di Enti e soggetti di portata regionale e nazionale ha sbloccato la situazione.

Ci spieghi meglio.

Il futuro aeroporto di Viterbo ha messo in moto un gran numero di protagonisti interessati, come ad esempio la Regione, le Provincie, gli aeroporti di Roma, la Me.Tro, le Ferrovie dello Stato, vari Ministeri, e anche il Governo. La nostra ferrovia collegherà il centro di Roma con l’aeroporto di Viterbo.

La notizia darà un notevole sollievo a tutti i pendolari che percorrono quotidianamente la tratta da Roma a Riano Castelnuovo e Morlupo  e viceversa – e poi, in seconda battuta da S. Oreste e viceversa. Ci puoi spiegare in breve cosa avverrà?

In pratica la linea ferroviaria è stata suddivisa in tre parti: Roma – Stazione di Montebello; Montebello – Riano; e poi Riano – S. Oreste. Ci sarà poi in seguito una quarta parte da S. Oreste a Viterbo.

La parte “urbana” di Roma è già a doppio binario ed è quella che funziona meglio. Saranno ristrutturate alcune stazioni, compresa quella di Piazzale Flaminio, per accogliere treni più lunghi di quelli attuali.

La tratta da Montebello a Riano diventerà a doppio binario, il progetto è definito e i finanziamenti erogati. A Riano è previsto un grande posteggio.

La tratta Riano – S.Oreste è in fase di progetto esecutivo, che dovrà essere finito entro il prossimo 31 dicembre. Lo stanziamento regionale è di 250 milioni di Euro, una cifra cospicua. Si sta verificando la possibilità di raddoppiare anche questa tratta, ma si è già visto che nei centri abitati non è possibile, perché gli edifici sono vicinissimi ai binari. In questi giorni i tecnici stanno studiando come fare, forse raddoppiare solo alcuni tratti. Sicuramente la ferrovia verrà rettificata, con l’eliminazione di decine di curve che oggi rallentano i treni e con la costruzione di gallerie e piccoli viadotti. Per esempio da Riano a Castelnuovo non ci sarà più l’ampio curvone di Pian Braccone e quindi il ponticello che restringe la Via di Francalancia non servirà più. La ferrovia andrà in galleria fino a dopo l’attraversamento di Via Monte d’Arca, eliminando anche quel passaggio a livello. In tutto i passaggi a livello eliminati saranno una trentina.

A Morlupo il nuovo tracciato trascurerà la stazione attuale e passerà a sinistra della Flaminia, tra il confine del Parco di Veio e il centro abitato, per andare direttamente alla Stazione di “Magliano”, dove c’è il Liceo. Qui ci sarà il vero “nodo di scambio”, che servirà Morlupo, Magliano, e tutta la zona. Per questo è previsto un grande posteggio.

Anche a Rignano verrà abbandonato il vecchio tracciato: i binari andranno verso la zona delle scuole per poi riprendere verso S. Oreste.

Quanto tempo si potrà risparmiare rispetto ad oggi?

Oggi da Morlupo-Castelnuovo-Riano a Roma ci vogliono 45-50 minuti. Realisticamente si dovrebbe arrivare a 30, forse 25 minuti.

Quando succederà?

I lavori per la tratta Riano – Roma inizieranno nel 2009, e ci vorranno due anni, due anni e mezzo. Per la S. Oreste – Riano io penso il doppio.

Che tipo di problemi bisognerà affrontare?

Attualmente il nostro treno ha un bacino di circa 200.000 persone, ed è chiaramente insufficiente a dare un servizio adeguato. Quando fu concepito serviva infatti non più di 10.000 persone, all’inizio del secolo.

Se ora si fa una linea che dà un buon servizio alle 200.000 persone, bisogna che queste non diventino 500.000 in pochi anni. Altrimenti saremmo da capo a 12 come si dice.

Bisogna evitare il pendolarismo e fare in modo di abitare e lavorare nei dintorni creando strutture economiche e occupazione. Ci vuole una progettazione d’area, un’idea generale dello sviluppo del territorio che però la legislazione attuale non aiuta a praticare.

E’ auspicabile una sinergia tra i comuni interessati, la Metro e il Parco di Veio. In che modo si articolerà?

Il Parco si pone già ora come Ente di raccordo tra i vari comuni che stanno tra la Cassia e la Flaminia.

Come dicevo prima, abbiamo varato un progetto che si chiama POR – Terre di Veio, fatto per valorizzare la cultura locale, l’ambiente e il turismo compatibile. Dalla Regione e dalla Comunità Europea abbiamo ottenuto circa 2 milioni di euro, che gestiremo noi.

In particolare nei tre Comuni vicini, Riano, Castelnuovo e Morlupo, verranno rifatte antiche strade (per esempio a Riano la Via di Chiarano) e i sentieri interni al Parco, recuperati edifici (per esempio a Castelnuovo il vecchio mattatoio nelle mura), e le stazioni ferroviarie saranno le “Porte del Parco”, con centri informativi, biciclette in affitto, e servizi vari. Dalle stazioni si accederà al Parco. Presso quella di “Magliano”, in Comune di Morlupo, verrà ristrutturato e rimesso in funzione l’Ostello attualmente in disuso.

Con i Comuni il discorso non è facile, perché sono oberati dalle incombenze quotidiane e delusi di non essere ascoltati. Poi sopravvive un po’ il vecchio campanilismo. Alcuni, come per esempio Riano, sono attivi e presenti, altri meno. Ma ho visto amministratori che supponevo disincantati, come per esempio il Vicesindaco di Castelnuovo Guadagnoli, darsi ben da fare per la nuova ferrovia.

Sembra, non solo per il treno, che il nostro territorio stia andando verso una fase di sviluppo, mi sbaglio?

Sì, anche se si colmano semplicemente delle carenze rispetto ad altre zone. E’ in costruzione il nuovo casello autostradale che servirà Riano, Castelnuovo, Capena e Monterotondo. E’ una cosa importante come la ferrovia, e accadrà prima. Se i cambiamenti portano conseguenze previste e governabili, che siano benvenuti.

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