Al Sindaco di Castelnuovo di Porto Massimo Lucchese

Protocollo in entrata in Comune n° 17047 del 11/12/2008

Oggetto: nota revoca dimissioni prot. 15756 del 13/11/2008

Caro Sindaco,

solo oggi ho avuto in copia la tua nota in oggetto. A motivazione del ritiro delle Tue dimissioni dichiari un impegno di 8 Consiglieri che può apparire proiettato verso il futuro. Posso capire, in quei concitati momenti, la difficoltà di effettuare una distinzione tra le posizioni dei diversi Consiglieri. Tuttavia ritengo opportuno ricordare la mia personale posizione, espressa davanti a Te e agli altri colleghi allorquando comunicasti la Tua decisione di accettare il nostro invito a restare in carica.

Diedi in primis la mia disponibilità a firmare la lettera di richiesta di revoca delle Tue dimissioni al fine di annullare, in secundis, il punto all’odg del Consiglio che prevedeva la discussione delle osservazioni.

Ho inoltre dato la mia disponibilità affinchè si giungesse al ritiro della Variante al PRG, al fine di evitare alla cittadinanza pesanti oneri fiscali, ingiusti perché il Piano – a mio parere – non poteva ottenere vigenza.

Ho esplicitamente escluso l’accettazione di qualsivoglia delega o incarico amministrativo.

Non ho condiviso appieno le motivazioni della revoca nel testo della deliberazione, e su questo non fu possibile trovare un accordo, nonostante mi fossi messo – carta e penna in mano – a tentare di addivenire a un testo soddisfacente per tutti.

Davanti al rischio che un mancato accordo sulla scrittura della delibera vanificasse l’obbiettivo comune, che era quello di revoca della Variante, sollecitato anche dai miei colleghi di Minoranza, non ho insistito a che il testo della proposta aderisse perfettamente alle mie convinzioni e ho provveduto a siglarlo. In ciò confortato dal fatto che Tu dicesti con chiarezza che ciascun Consigliere doveva sentirsi libero di votare “secondo coscienza” il ritiro del PRG.

Decisi infatti per l’astensione, con la quale avrei permesso il “ritiro” e nel contempo ribadito la mia estraneità alla adozione 2003 e a tutta la procedura successivamente portata avanti.

Questi sono i fatti che mi riguardano. Nessun impegno è stato preso per il futuro, né avrebbe potuto esserlo, a mio modo di vedere, in quanto Consigliere di Minoranza, e come tale con un preciso mandato politico – amministrativo, di verifica e di controllo, verso l’Amministrazione in carica.

Con vicinanza e rispetto.

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