Oltre al rinnovamento della linea ferroviaria Roma – nord, l’asse della Flaminia è oggetto di un programma di miglioramento stradale da parte dell’ASTRAL, (Azienda STRAde Lazio) che è il braccio operativo della Regione nel settore viabilità.
Per quanto riguarda la Flaminia, che segue ancora in massima parte il tracciato dell’antica consolare, sono previsti interventi di messa in sicurezza e adeguamento di incroci e attraversamenti, compresa la costruzione di rotatorie per migliorare le immissioni da altre strade.
Non si tratta di interventi finalizzati ad aumentare la “portata” di traffico della Flaminia, ma piuttosto di opere di miglioramento del tracciato già esistente. Saranno infatti il potenziamento della linea ferroviaria e il casello autostradale di Castelnuovo di Porto di prossima apertura,  le future direttrici “di maggior flusso” verso Roma, rispettivamente su ferro e su gomma; evitando, nelle previsioni, altro aumento di traffico sulla consolare n° 3 Flaminia. La quale oggi si trova, in determinate fasce orarie, ben oltre il limite della sua portata, con gravi disagi e gravissimi pericoli.

Si tratta di un programma migliorabile (manca un buon collegamento tra la Flaminia e il Casello autostradale, non c’e’ ancora traccia di piste ciclabili) che tuttavia, una volta realizzato, si spera in tempi non biblici, migliorerà il collegamento tra Roma e l’area periurbana flaminia.

Tra le maggiori opere previste dall’ASTRAL c’è la “rotonda di Sacrofano”: si tratta di una grande rotatoria posta all’altezza della attuale Stazione ferroviaria di Sacrofano, in  località Malborghetto, che dovrà dare fluidità alla immissione sulla Flaminia  del traffico proveniente dalla via Sacrofanese – Cassia e viceversa.
Il tracciato della Flaminia in questo caso cambierà notevolmente, perché la rotatoria sarà più a nord dell’attuale incrocio, (vedere le mappe) ovvero nell’area triangolare ora delimitata dalla Flaminia stessa e dalla Sacrofanese. Alla rotatoria si allacceranno, oltre alla Flaminia e alla Sacrofanese (S.P. 10a) , la Via Sacrofanese antica (da ovest) e la via Barlassina (da est). Il collegamento con quest’ultima, che sta al di là della linea ferroviaria, permetterebbe il comodo accesso anche al Casale di Malborghetto e alla sua zona archeologica, evitando  l’attuale accesso dalla via Flaminia: ora si entra a Malborghetto per una pericolosa stradina che attraversa la ferrovia e si innesta direttamente sulla consolare circa 200 metri a sud della Stazione di Sacrofano.
Poiché in questo modo tutta la viabilità va ad essere traslata verso ovest, si va a liberare l’area occupata dalla attuale Flaminia e dall’incrocio, ovvero l’area più vicina alla stazione ferroviaria. La previsione è che qui ci siano i posteggi per chi, provenendo da Sacrofano e da Formello, lascia la macchina e prende il treno. Gli altri, abitanti più a nord, le auto dovrebbero già averle lasciate: quelli di Riano e Castelnuovo al posteggio di Riano, quelli di Morlupo, Magliano ecc. alla stazione di “Magliano”. Il nuovo posteggio servirebbe ovviamente anche l’area archeologica di Malborghetto, dove d’estate si tiene la nota e frequentata rassegna teatrale.

Come si vede si tratta di un programma che va oltre il semplice “snellimento” del traffico sulla Flaminia, ma che giustamente investe tutto il sistema di mobilità dell’asse flaminio – tiberino. Attualmente il progetto della rotonda è stato approvato dal Consiglio Direttivo del Parco di Veio (nel cui perimetro ricade), ed e’ in fase di rilascio dei nulla osta degli altri Enti sovraordinati. Per questo motivo è tuttora suscettibile di modificazioni. In particolare si sta verificando la fattibilità del collegamento della rotonda con via Barlassina e la sistemazione dei posteggi della Stazione. Alla fine dell’iter sarà il Presidente della regione ad emanare, come prevede la legge, un decreto speciale.

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