Intervista a cura di Giancarlo Susanna

(Articolo pubblicato da “Il Nuovo” di dicembre 2009 – QUI la pagina del giornale)

È di pochi giorni fa l’annuncio che l’Ente Regionale Parco di Veio ha adottato il Piano di Assetto. Il Piano riguarda i 15.000 ettari dell’area protetta, che ricadono in parte nel Comune di Roma e in parte nei comuni minori tra la via Cassia e la via Flaminia. Ne parliamo con l’architetto Enrico Pane, vicepresidente del Consiglio Direttivo.

Domanda: É soddisfatto? Finalmente dopo tanta attesa c’é il Piano d’assetto.

Risposta: Sono soddisfatto a metà. Da un lato c’é un Piano che ha alcuni punti molto validi e che da’ finalmente, dopo 12 anni, un assetto al territorio del Parco, e questo é un fatto positivo. Dall’altro il Piano non é ancora stato esattamente “adottato”, ma é stata invece “approvata” una proposta del gruppo di lavoro incaricato, proposta che deve tuttora essere modificata per poter essere formalmente “adottata”.

D.: Ci spieghi meglio.

R.: Noi del Consiglio Direttivo abbiamo incaricato un gruppo di lavoro, formato da Tecnici dell’Ente e da consulenti esterni sotto il coordinamento e la direzione dell’architetto Codispoti, Direttore del Parco, di provvedere a aggiornare un progetto già esistente redatto 5 o 6 anni fa da un “team” diretto dal Prof. Vezio De Lucia. Questo “Piano” era stato fatto, poi per varie traversie non era stato adottato e nel frattempo negli anni erano cambiate alcune leggi di riferimento, era cambiato lo stato del territorio e insomma il Piano andava corretto per essere portato alla attualità e poter essere adottato oggi.

In un anno e mezzo é stato fatto un grande lavoro, del quale devo rendere merito al Direttore e al gruppo che – sulla base delle linee guida del Consiglio –  hanno rivisto completamente il Piano, velocemente e con pochi mezzi. Tuttavia ci sono alcune cose che devono essere riviste affinché noi del Consiglio Direttivo possiamo “licenziare” un Piano valido che faccia il suo iter e diventi efficace senza “intopparsi” per ricorsi o blocchi vari che lascerebbero ancora il Parco per chissà quanto tempo senza Piano. Questa é la cosa massimamente da evitare.

D.: Quali sono le cose da rivedere? E quanto tempo ci vorrà?

R.: Il Consiglio Direttivo ha disposto che le zone agricole “trasformabili” vengano inserite in una apposita sottozona. Inoltre alcune zone classificate come “trasformabili” risultano soggette a vincoli sovraordinati. É poi necessaria la procedura VAS, ovvero una sorta di condivisione della strategia ambientale del Piano con determinati soggetti esterni, e infine va acquisito il parere dei Sindaci.

Come tempo non credo che ce ne vorrà molto, suppongo qualche settimana, ma questa é materia del Direttore Codispoti e del Presidente Petrivelli, che hanno impostato insieme i passaggi da compiere e che opereranno certamente per il meglio.

D.: Quali sono le caratteristiche piu’ valide del Piano?

R.: Anzitutto il Piano di Assetto é fatto per tutelare l’area protetta e i suoi valori naturalistici e culturali, e questo obbiettivo viene pienamente raggiunto. Per il resto una delle caratteristiche piu’ interessanti – a mio avviso – é la possibilità di rimuovere gli immobili incompatibili dalle aree di pregio, (per esempio i capannoni industriali) demolirli e ricostruirli da un’altra parte con un premio di cubatura. Poi il Piano da’ finalmente una risposta avanzata, coinvolgendo i Comuni, alla necessità di recuperare, sistemare e anche completare le zone abitate carenti di servizi e urbanizzazioni. Sono inoltre previsti notevoli incentivi all’agricoltura e alla multifunzionalità delle aziende agricole; per il turismo sono anche previste le porte di accesso al Parco in corrispondenza delle stazioni ferroviarie, come ad esempio quelle di Riano, Castelnuovo e Morlupo. E in ultimo, ma primo per importanza internazionale, il Piano collega e sistema l’area archeologica dell’antica Veio, un patrimonio archeologico tra i primi al mondo.

Ringraziamo e salutiamo e il vicepresidente Pane con l’augurio che il Piano di Assetto del Parco di Veio, con tali positive premesse, nasca ed entri in vigore al piu’ presto.

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